La psichiatra.


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Questa lettera è stata trovata nel vagone di un treno partito da Roma con destinazione Venezia; era appallottolata in una sedia vuota, al fianco della quale dormiva un anziano, che alzandosi alla stazione di Firenze cadde addoso a Gigliola, Nonostante le scuse da parte dell'uomo, infastidita per l' accaduto cercò di mantenere la calma, ma, indicando il foglio di carta si rivolge al anziano dicendole: la sua immondizia!
l'anziano ha risposto: non è mia! Prima non c'era ha risposto lei e lui nuovamente: le assicuro che non è mia! Ha preso la sua valigia ed è sceso dalla carrozza.

Gigliola nervosa, guardava la carta pensando a chi l'aveva potuta lasciare lì, era certo che si era addormentata un po', ma avrebbe sentito qualcosa cadere così vicino a lei.
Si è guardata intorno ed ha visto soltanto un ragazzo, del colore di una briosche, che guardandola le lasciava vedere il tatuaggio sulla mano sinistra; si è sentita un po' a disagio vedendo quel ragazzo così giovane che la fissava e distolse subito lo sguardo, pensò che sicuramente era stato lui e prendendo la carta ha guardato le parole: “pensieri di libertà”, scritte su quel foglio sgualcito.
Si è messa a piangere mentre teneva nelle mani quella lettera scritta da uno sconosciuto, le lacrime cadevano sulla carta ed ha contenuto il suo dolore in un singhiozzo, non poteva permettersi di piangere, era già uscita dalla crisi precedente e sapeva che non era stata cortese con quell'anziano, doveva controllare la sua rabbia.

                                                                                                            continuerà


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