Nella mente e nel cuore.


Nella torrida estate del 2020 lo sguardo di Rosario Di Caro era rivolto verso il mare Caraibico guardando la piccola isola rocciosa ancorata di fronte a Lui, le folate di vento che venivano dalla finestra rifnrescavano l'ambiente e mentre divagava nei suoi ricordi ha chiesto il piacere a sua moglie Emilia di portare dell' olio di oliva.

Lei si è alzata lasciando appoggiato il libro di cucina che aveva in mano sul divano ed  è andata verso la dispensa per cercare l'olio ma non l'ha trovato; ne era rimasto ben poco dall' altro ieri; avevano fatto una bella insalata di pomodori e carne arrostita alle brace per pranzo; vedendo la mancanza è scesa sùbito verso la piccola credenza dove metteva da parte delle prelibatezze quel posto le ricordava che le buone cose stavano per finire. Pensando di non trovare nella credenza l' olio per soffriggere ha chiamato al suo fornitore di fiducia che non ha risposto al cellullare, ha fatto un sospiro ed è arrivata in fretta, ha aperto le porte e spostando pasta e farine ha trovato in fondo a tutto dell' olio extravergine di oliva, una lattina di 500 ml e mentre Lui sbucciava dell' aglio Lei con un leggero sorriso gliel'ha portato.

Rosario prendendo il tagliere ha incominciato a fare a pezzi gli ingredienti, nel frattempo li immaginava assieme gli veniva l' acquolina in bocca; ha preso dell' uva sultanina, dei capperi sotto sale che aveva messo in un po' d'acqua e del peperoncino fresco e li ha fatti soffrigere in abbondante olio di oliva; ha aperto il frigorifero e ha visto delle acciughe sott' olio e le ha aggiunte insieme al soffritto. Non appena questo si è indorato ha spento il fuoco per poi prendere mezza bottiglia di passata facendola restringere fino a farla diventare concentrato di pomodoro. Dopo ha detto a sua moglie di fare un po' di pasta al dente e si è di nuovo affacciato alla finestra. In seguito è sceso in garege dove c'era dell' origano messo ad essicare e ne ha preso un mazzetto, usandolo per aromatizzare del pane abbrustolito in padella, Emilia aveva trovatto dei semi secchi nella dispensa e gli ha agguinti al soffritto prima che Rosario accendesse il fuoco e verssase il concentrato di pomodoro argomentando che stavano pure bene i pinoli, certo che stanno bene rispose suo marito e ha lasciato che il sofritto si scaldasse a fuoco lento per poi aggiungere il concentrato, non appena tutto si è scaldato, ha alzato la fiamma aggiungendo la pasta scolata; lasciandola cucinare per un paio di minuti con un mestolo d'acqua di cottura coprendo poi la padella; dopo di chè era tutto pronto ha fatto le porzioni sul tavolo apparecchiato completandole con la mollica di pane aromatizzata. Sua moglie assaporando le bontà del piatto ha chiesto: 

-Come chiameremmo questa pasta?

-Lui ha risposto:

-"Trinacria onirica"; 

Manuel figlio piccolo della coppia ha domandato in lingua Spagnola:

-Cosa vuol dire? 

A quella risposta Rosario disse in un italiano necessario che aveva la Sicilia in testa. 

Poco dopo aver degustato il pranzo è suonato il cellullare di Emilia.


Commenti

Post più popolari